Il Sole entra in Sagittario: un viaggio astrologico attraverso il mito e le caratteristiche del segno più avventuroso dello Zodiaco!
Dopo aver attraversato le dimore di morte dello Scorpione dove la natura è avvizzita, e prima di affacciarsi alle porte del gelido inverno, il Sole entra in un segno dalle qualità calde, luminose, benevole e spirituali: il Sagittario.
Abbiamo già visto con l’entrata di Giove nel segno, come il Sagittario erediti gran parte delle sue caratteristiche proprio dalle qualità del gigante gassoso, quali ad esempio l’idealismo, l’espansività e lo slancio verso l’avventura, e d’altra parte l’incostanza, il fanatismo e l’ingenuità.
Ora che anche il nostro Luminare entra nel Sagittario, tentiamo con questo articolo di mettere ulteriormente in luce le caratteristiche del segno più avventuroso dello Zodiaco. Le seguenti considerazioni come sempre non valgono solo per i nati nel segno, ma per chiunque abbia valori importanti in questo settore (Sole, Ascendente, Luna e Mercurio specialmente).
Dal punto di vista simbolico dei cicli naturali, con il transito del Sole in Scorpione la natura ha iniziato la sua fase di putrefazione dopo la Caduta nella Bilancia. Per mezzo di questa operazione mortifera ed infernale, l’essenza o spirito delle cose è stato liberato dalle spoglie mortali, ed è ora libero di “ascendere” e intraprendere il suo viaggio verso le cose superiori.
Il Sagittario è il segno mobile dell’elemento fuoco; ma il fuoco sagittarino non è l’esplosione che rende manifesta la vita in primavera (Ariete) e non è la fiamma del Sole che la sostiene la vitalità in estate (Leone) ma è il fuoco spirituale che continua ad ardere anche dopo la morte in autunno, e che conduce lo spirito oltre il limite dell’incarnazione stessa. In tutte le culture l’esperienza della morte prosegue con un viaggio, ma quale sia la meta di questo viaggio è più che altro oggetto di credenze. Le credenze di qualunque natura –religiosa, morale, politica– sono un elemento importante per il Sagittario, il quale investe un sacco di energie per dare significato agli aspetti misteriosi dell’esistenza, in un modo o nell’altro.
La freccia scagliata in cielo dal Sagittario è il simbolo della tensione verso Dio, da non intendere necessariamente in senso letterale, in quanto non tutti i nati del segno saranno religiosi nel senso comune del termine. Dio in questo contesto è l’ideale, il significato ultimo, il bene assoluto al quale ogni Sagittario tende e si dedica, sebbene per ognuno possa significare qualcosa di diverso. Può avere a che fare con i grandi valori sociali così come con le più semplici passioni individuali: alcuni Sagittari possono adorare la propria moto e dedicarsi ad essa con lo stesso ardore di un mistico per il suo Dio.
Il parallelismo con il motociclista non è casuale, infatti ci ricorda che nell’immagine del Sagittario l’emblematica freccia viene scagliata da un Centauro, un uomo dotato di corpo equino dalla vita in giù. Il movimento (che in definitiva è la funzione più importante del segno) non è rivolto solo verso i concetti e gli ideali, ma si estende anche al mondo esterno, che i nati del segno sono perennemente stimolati ad esplorare. Non di rado si sente dire che al Sagittario piace viaggiare, e questo in effetti non è vero solo in senso metaforico. L’esigenza del movimento è anche fisica, specialmente per i Sagittari più estroversi che passano da un evento mondano all’altro, prendono aerei e treni ogni volta che possono, o semplicemente amano tenersi in moto con un carico programma di attività fisica.
Non sorprenderà che la parte del corpo attribuita al Sagittario siano proprio le gambe, gli organi del movimento e della direzione. Gran parte della massa muscolare che compone il nostro corpo è concentrata soprattutto nelle gambe, responsabili di tradurre in movimento l’energia accumulata per mezzo della respirazione (connessa ai Gemelli, segno complementare).
Quanto a Giove che domina il segno, è curioso notare come un astro così benefico trovi il suo Domicilio preferito proprio qui in prossimità della fase più oscura dell’anno. Eppure se lo osserviamo da una prospettiva naturale è proprio questo il senso più elevato del pianeta: calarsi nelle regioni più oscure per dispensare la sua “medicina“.
Ciò che era veleno nello Scorpione, diviene il farmaco, l‘elisir o il nettare salvifico nel Sagittario.
Giove sembra portare soluzioni miracolose ai problemi, ma è proprio da quest’ultimi che trae il rimedio.
L’Esaltazione di questo segno è la misteriosa Coda del Drago, chiamata più comunemente nodo lunare sud. Quest’ultimo non è un pianeta, ma un punto virtuale connesso in particolar modo al moto lunare. Il nodo sud è affine alla natura di Saturno o all’aspetto calante e buio della Luna che priva di energia, diminuisce la vitalità e limita l’agire dei corpi celesti con i quali viene in contatto.
Non è una casualità che il Sagittario si configuri come un ponte tra i due segni nei quali la Luna trova le sue maggiori Debilità (in Scorpione la Caduta e successivamente in Capricorno l’Esilio) portando l’accento sulla natura nel suo aspetto di anziana strega opposta alla madre amorevole e nutrente (rappresentata dai segni opposti Toro e Cancro).
La falce di Luna ci ricorda l’arco teso dall’Arciere nell’intento di scagliare la freccia!
Allora s’intende che la Grande Fortuna di Giove è il risultato di un confronto con l’aspetto ombroso di sé stessi. L’ottimismo e la fiducia spesso attribuiti al Sagittario fanno parte di un processo più complesso del semplice “pensiero positivo“, perché solo confrontandosi con i mali si può intervenire su di essi: allora la fiducia scaturisce dalla certezza e non dalla fede.
Il Mar Rosso non si è aperto perché Mosè pensava positivo, il profeta non poteva far altro che persistere nel suo cammino nonostante lo portasse al mare, e la provvidenza divina ha aperto le acque. Naturalmente è una metafora, e molto probabilmente nella realtà sarebbe andata diversamente, ma il Sagittario comprende più di tutti gli altri il senso della metafore, dei simbolismi e delle leggende e sa bene come esse descrivano leggi universali altrimenti inspiegabili con il linguaggio comune e incomprensibili con la mente logica.
Non sconvolge che Mercurio, la mente razionale, trovi il suo Esilio in questo segno così intuitivo.
Il Sagittario non si limita a raccogliere e mettere insieme informazioni come fanno le nature mercuriali, perché non tutte le idee sono uguali: alcune hanno più significato, più giustizia e più verità di altre. Va da sé che Mercurio in questo settore è parecchio influenzato dalle sue credenze, ideali e speranze, rifiutando un modo di pensare oggettivo e distaccato.
In amore, i nati del Sagittario o quelli che hanno valori affettivi come Venere, Luna e Settima casa in questo segno, tendono a vivere i propri sentimenti fuori da una sfera rassicurante e ordinaria, all’insegna dell’avventura o dedicandosi ad un insieme di ideali condivisi con il partner. Più di ogni altra cosa il Sagittario ha bisogno di una buona dose di stimoli senza i quali non può sentirsi sé stesso. Provate a programmargli la vita e lo vedrete fuggire dalla finestra insieme a Peter Pan!
Se da un lato Peter Pan gli si addice molto come personaggio, così come tutti gli altri protagonisti delle storie d’avventura, il Sagittario ha un insospettabile lato ombroso che potremmo paragonare al Cristo giudice nell’Apocalisse. Specialmente quando nel proprio tema di nascita, Marte o Saturno sono fortemente coinvolti nel segno, dietro all’aspetto gioviale e leggero, può nascondersi un rigoroso moralista pronto a condannare all’inferno qualunque cosa non rispecchi i suoi ideali e chiunque non si comporti rispettandoli.
Come tutti i moralisti però, sconta la maledizione dell’incoerenza, e fatica ad essere imparziale ed autocritico nei suoi giudizi, venendo meno alle sue convinzioni egli stesso se l’occasione lo richiede.
Il Sagittario è il grande trasformista, ama sperimentarsi e non fermarsi mai. Quest’anno con Giove nel segno, potrà permettersi di essere sé stesso all’ennesima potenza!
Buon Giove e buon compleanno a tutti i gli Arcieri!