Il Solstizio d’Inverno e l’ingresso del Sole nel Capricorno
Dopo un autunno ricco di stravolgimenti con le retrogradazioni di Venere, Mercurio e Urano, e dopo aver incontrato un trionfale Giove in Sagittario, il Sole approda alle porte del Solstizio invernale, dove ad accoglierlo c’è il guardiano della soglia dello Zodiaco: il vecchio Capricorno in compagnia di Saturno, il suo pianeta, da un anno esatto.
Da un punto di vista astronomico il Solstizio indica un momento di stallo nell’apparente moto solare coincidente con il meridione celeste, quando l’inclinazione dell’asse terrestre impedisce alla luce del sole di arrivare diretta (nell’emisfero boreale) e in ottica astrologica limita anche la visibilità degli altri corpi celesti, che appaiono come inghiottiti sotto l’orizzonte per gran parte della giornata.
In questa oscura sosta, le ore della notte superano le ore di luce dando luogo al giorno più corto dell’anno. Il Solstizio è al tempo stesso il momento in cui il Sole “riprende il suo moto celeste” e le giornate tornano gradualmente alla luce durante l’inverno, fino al trionfo in Primavera quando rinascerà l’intera natura.
Il mistero naturale che il Sole celebra in questo segno è l’apparente morte del seme sotto la terra gelida e spoglia, che è un tutt’uno con il seme che germoglierà in primavera. In realtà sappiamo che il seme non muore davvero, piuttosto feconda silenziosamente la terra durante l’inverno e da questo sposalizio nasce il germoglio. Così nel momento del Solstizio abbiamo un ambivalenza di significato; il trionfo delle tenebre e la rinascita della vita nel contempo.
Nella rappresentazione del Capricorno, l’animale mitologico è spesso rappresentato con le fattezze di caprone nella parte anteriore del corpo, che termina con una lunga coda di pesce al posto delle zampe posteriori. Sappiamo tutti che il caprone è diventato nell’era cristiana un simbolo del Diavolo, rappresentazione strappata all’immaginario pagano, dove il dio satiro Pan era la divinità della natura, delle bestie feroci e dell’istintività cieca. Non tutti sanno che il Pesce fu una delle prime rappresentazioni del Salvatore nel cristianesimo primitivo. Anche nella simbologia del segno esiste questa ambivalenza quindi, e sembra quasi che in questo simbolo zodiacale Cristo e Satana abbandonino le proprie differenze per partecipare del mistero invernale.
I nati del Capricorno o tutti quelli che hanno valori personali in questo segno (soprattutto Mercurio, la Luna e l’Ascendente) sanno bene cosa significa voler irresistibilmente redimere, educare e condurre chiunque li circondi; intervento salvifico non sempre apprezzato dagli altri, specialmente se non cercano una figura autorevole o genitoriale. Così spesso i nati Capricorno occupano posizioni di autorità nelle quali diventano punti di riferimento per gli altri.
Il Capricorno è incredibilmente protettivo e ha un grande senso di responsabilità verso i suoi cari, che eredita dal suo pianeta Saturno. Attenti però a ribellarvi alle sue regole, a non fare le cose a modo suo, a rifiutare i suoi consigli, e potrebbe capitarvi di vedere un’altra faccia…
L’esaltazione di Marte nel segno, del resto, ci dice che a guidare il Capricorno non è solo la capacità di condurre il prossimo, al contrario quest’ultima può essere usata come maschera per nascondere la sua ambizione non troppo segreta: esercitare il potere.
Ambizione e potere sono ipocritamente considerate qualità negative, antitetiche alla salute spirituale ed emotiva. Sono proprio queste che il Diavolo offre in cambio dell’anima all’ambizioso di turno nelle storie che leggiamo, e straordinariamente questo ci dice qualcosa di fondamentale sulla spinta realizzativa del Capricorno, per il quale sulle riviste astrologiche si è guadagnato la fama di grande lavoratore.
Il lavoro in effetti è una tematica importante per il Capricorno, perché la sua esigenza fondamentale è fare si che tutti i suoi sforzi non siano fini a sè stessi, ma servano a realizzare qualcosa di tangibile. Se un Capricorno vuole davvero qualcosa, sa essere molto preciso nel raggiungere il suo scopo, perché ha la possibilità di utilizzare costruttivamente la sua ambizione. D’altra parte Saturno gli fa impiegare diverso tempo per ottenere i suoi scopi. Ciò accade perché il Capricorno dà poca importanza a qualcosa che può raggiungere facilmente, senza lavoro per l’appunto, inoltre può essere terribilmente scrupoloso per assicurarsi la perfezione del risultato; ma sebbene possa puntare molto in alto, difficilmente si impone di raggiungere cime irrealistiche.
Il Diavolo che fa parte della sua simbologia lo rende “padrone di questo mondo” al caro prezzo della sua anima, una metafora che ci rivela qualcosa anche sul suo difficile rapporto con la sfera dei sentimenti.
Com’è il Capricorno in amore e nelle relazioni in generale? Le emozioni non sono un territorio facile per questo segno, non sorprende che la Luna trovi il suo esilio proprio qui. Spesso quando si ha a che fare sentimentalmente con il Capricorno viene percepito freddo, calcolatore e crudele a causa della sua diffidenza al contatto emotivo e la sua (non sempre) apparente ostilità. Specialmente la Luna in Capricorno fatica a percepire la sensibilità altrui, e ciò accade per la paura profonda di essere feriti o non amati, che mette in atto una difesa davvero temibile.
Saturno nel mito, è disprezzato dal padre Urano e in seguito spodestato dal figlio Giove, un mito che il Capricorno e le personalità saturnine si portano dentro, rimanendo sempre guardinghi verso i sentimenti altrui.
Il nato del Capricorno deve poter avere il controllo anche in amore, specialmente chi ha Luna, Venere o la settima casa in questo segno cercherà nel/nella partner una figura affidabile, con la quale poter avere uno scopo comune o un intento costruttivo, una vetta da scalare insieme. Ne consegue che mette continuamente alla prova il partner per verificare di stare investendo bene i suoi sentimenti. Naturalmente questo può essere pesante, perché è quasi impossibile stare con un Capricorno se non si ha la costante tensione verso la costruzione di qualcosa o non si è impegnati in qualche sfida per migliorarsi reciprocamente. Per questo si dice che assieme al Cancro e al Toro sia il segno più legato alla famiglia.
Il Capricorno preferisce una relazione stabile a una scappatella romantica che non porta da nessuna parte, ed è per questo che nei manuali di astrologia è spesso descritto come un segno fedele. In definitiva possiamo dire che lo è, ma non pensiate che non sia capace di una o ripetute scappatelle rigorosamente programmate e che nel suo cuore non sia consumato da ideali romantici. Segno Cardinale di Terra, il Capricorno è molto passionale, mosso da una forte fisicità e da un intenso desiderio sessuale, al quale reagisce negando la sua libido oppure soddisfacendo i suoi desideri, se non con i mezzi moralmente leciti, con tutti gli altri possibili. Quest’ambivalenza in alcuni casi può costargli grande sacrificio, perché non sempre le sue passioni vanno nella stessa direzione dei suoi progetti, o come direbbe lui/lei delle sue responsabilità, e difficilmente il Capricorno sceglierà le prime.
La terra del Capricorno non è la terra fertile e nutrente del Toro, ne l’addomesticata natura della Vergine, ma è la vetta che si innalza spoglia e ostile verso il cielo: la materia spiritualizzata. Spiritualizzare la materia è un lavoro concreto, non una vacua speranza di redenzione. Ogni segno ci insegna un aspetto della vita, e il Capricorno con le sue ambivalenze ci rivela che anche per spiritualizzare è necessario calarsi nel “gioco del diavolo”, partecipare del mondo con tutte le sue zozzerie e acquisire su di esso quanta più padronanza.
Un percorso che i nati del segno avranno modo di approfondire per tutto il 2019, con il loro astro guida, Saturno che prosegue lento la sua marcia nel suo segno prediletto.
Buone Feste e buon compleanno a tutti i caproni!