Il Sole è entrato nel segno del Sagittario, aprendo così l’ultimo mese di autunno che conduce verso il Solstizio invernale. Il Sagittario è un segno mobile di fuoco, e secondo la tradizione possiede una doppia natura. Infatti, i primi 15 gradi del segno sono considerati di natura umana (altri segni umani sono la Vergine, i Gemelli, Acquario e Bilancia) mentre i successivi 15 sono di natura bestiale, rappresentando così la metà equina del Centauro.
Nel Sagittario convivono dunque grandi ambivalenze, le stesse che si erano venute a creare nei Gemelli, il segno opposto.
Da un punto di vista simbolico, questo è il periodo in cui tutta la natura è ormai morta e il processo di putrefazione, disgregazione e trasformazione è completato. Allora se nello Scorpione è rappresentata la fine della vita naturale e l’incessante ciclo di morte e rinascita proprio di essa, nel Sagittario iniziamo ad esperire la vita spirituale e rappresenta l’anelito dell’anima verso le cose superiori.
Non si tratta soltanto di ciò che presumibilmente accade dopo la morte fisica, al contrario, lo spirito è una qualità insita nella vita stessa, è ciò che le attribuisce un significato. Se la vita naturale è fatta di cicli che si ripetono e ogni evento è sempre uguale a sé stesso, viceversa la vita spirituale è fatta di significati sempre nuovi, in quanto ognuno di essi è unico, irripetibile, e perciò divino.
Il Sagittario, segno di Giove, rappresenta quel ponte esistente tra l’alto e il basso, il cielo e la terra, il conscio e l’inconscio, il corpo e la mente, il superiore e l’inferiore, la razionalità e l’istinto, e tutti gli altri dualismi esistenti. Infatti oltre alla ben nota freccia scagliata verso il cielo, un altro importante simbolo del Sagittario è l’arcobaleno ponte tra le cose terrene e quelle divine.
Nel Centauro, la creatura mitologica che simboleggia il Sagittario, è evidente la grande ambivalenza dell’essere umano, diviso tra la sua natura razionale e quella istintiva. Il Centauro è per metà uomo e per metà cavallo, ci sembra un essere grottesco e nella mitologia greca il suo carattere è bellicoso, impulsivo e al tempo stesso sapiente, saggio. Se guardiamo al Centauro da un punto di vista psicosomatico ci accorgiamo che esso parla dell’uomo nella sua interezza: è l’uomo che ha integrato il suo lato animale con quello razionale. Infatti la percezione dei nostri istinti l’abbiamo nella parte inferiore del nostro corpo, che è anche quella di cui solitamente siamo meno coscienti. Infatti collochiamo nella testa la sede dell’Io, e scegliamo di identificarci con la nostra parte superiore che consideriamo “più umana”. In questo modo però, perdiamo la nostra natura mitica e gran parte dei suoi “poteri”. Basti pensare che la maggior parte dei nostri gesti quotidiani avviene involontariamente e non perché abbiamo pensato di farli. Tra questi respirare, sbattere le ciglia, pompare il sangue attraverso il cuore, e molte altre cose che se dovessimo fermarci a pensarle moriremmo subito. Gli atti più importanti della nostra vita non derivano da una volontà cosciente, al contrario è una volontà inconscia a guidarci anche nei gesti più banali. Infatti sebbene nel glifo sagittariano, sia la parte superiore del corpo – ovvero quella umana- a determinare la direzione della freccia scagliata, è invece la metà animale a dare la potenza e la coordinazione necessaria affinchè il lancio sia perfetto! Se siete abili in qualcosa, sapete bene che la riuscita dipende in gran parte da tutta una serie di atti involontari che avete interiorizzato e reso come un istinto; l’abilità tecnica non è mai sufficiente da sola.
Questo è ciò che rappresenta il Sagittario: Il ponte tra l’ideale è l’atto concreto.
Apparirà più chiaro adesso, come mai i nati del segno siano spesso considerati ingenuamente ottimisti, e in questo simili ai protagonisti delle storie di avventura che amiamo leggere, e che devono essere raffigurati audaci e sicuri di vincere, anche quando l’evidenza della realtà dice il contrario. Certo nella realtà la fede cieca è per gli stupidi, ma spesso quello che alimenta l’incrollabile ottimismo del Sagittario non è una fede ingenua, ma il contatto con quell’aspetto istintivo (il cavallo) che se ben addestrato riporterà il suo cavaliere a casa, anche se quest’ultimo dovesse essere ferito gravemente. Se hai fame non hai bisogno di credere che esista il cibo, il tuo istinto ti porterà a cercarlo e trovarlo, ed è più simile a questo la rinomata fiducia Sagittariana.
Così quella tensione spirituale associata così spesso al Sagittario non è mio parere la spinta dell’uomo verso l’alto, ma la capacità di relazionare la sua parte animale e quella razionale. Dall’unione di queste due scaturisce un terzo aspetto che possiamo definire spirituale.
Quando il Sagittario in un tema di nascita occupa i settori della professione darà vita a intellettuali, insegnanti, politici, cariche di potere, ambasciatori, e più in generale inclina verso i saperi superiori o verso cariche elevate e prestigiose. Quando Venere o la Luna si trovano nel segno, oppure occupa settori legati alle relazioni amorose, si tende a idealizzare l’oggetto d’amore o si ha il bisogno di condividere con egli/ella un ideale comune. Ciò che spinge alla ricerca dell’altro è spesso il desiderio di un legame spirituale. Sotto le lenzuola, specialmente se abbiamo Marte nel segno, inclina alla passionalità, e sa certo come mandare a fuoco il letto, ma sa anche essere incredibilmente volubile. Il lato oscuro del Sagittario, o quando si ha Saturno nel segno, ha a che fare con il senso di inadeguatezza sociale contro il quale il soggetto si scontra continuamente o cerca di fuggire. Infatti, il Sagittario ha estremamente bisogno di sentirsi integrato nella società in cui vive finendo per diventare estremamente conformista, ma se non riesce a sentirsi accettato può avvenire anche il contrario e finisce per vivere ai confini della società come spirito solitario, ribelle, anticonformista e in guerra con tutte le forme di etica comunemente accettate. Se non può essere il cavaliere che tutti ammirano sarà il bandito che abita le foreste!
Qualunque sia il settore che il Sagittario occupa nel tema di nascita, quest’anno ha potuto beneficiare del transito di Giove. E’ora il momento di guardarsi indietro e vedere cosa ci ha donato il gigante gassoso e in quali ambiti ha portato maggior abbondanza, benessere e forse anche un po’ di pigrizia! E’ ormai ora di salutarlo mentre passa definitivamente in Capricorno.
Buon compleanno a tutti i Cavalieri!