Come ben sapete, questo mese Urano è “caduto” definitivamente nel segno del Toro dopo ben 76 anni (leggi qui l’approfondimento)
Perché cade? Tradizionalmente nel segno del Toro, il gigante ghiacciato è detto essere nella sua “caduta“. Questa attribuzione è assolutamente arbitraria essendo che Urano non ha posto nel sistema di dignità dell’astrologia classica. A noi però non interessano regole assolute, ma regole che funzionino.
Quel che sappiamo è che ogni pianeta ha una zona celeste dove i suoi poteri non solo sono limitati, ma addirittura decadono. La caduta di un pianeta è in un certo senso il crepuscolo degli déi ovvero il tramontare delle caratteristiche indicate dalla natura di quel particolare pianeta.
Nessun segno a mio parere, esprime meglio del Toro l’ultimo posto in cui un pianeta sovversivo come Urano vorrebbe stare.
Per capire il perché, dobbiamo fare riferimento all’omonimo Dio del cielo della mitologia greco/romana e alla sua storia. Urano, il sovrano celeste, è lo sposo di Gea la Madre Terra (un immagine arcaica del Toro, un segno di terra e di natura femminile) per natura opposta al suo sposo divino. Insieme concepiscono Saturno e i suoi fratelli: i terribili Titani.
Questi sono brutti, deformi, grezzi e rappresentano tutti gli istinti e le pulsioni brutali che si annidano al di sotto della superficie visibile delle cose (la terra e il corpo) e che fanno inorridire la mente libera e divina di Urano (il mondo ideale). L’idealismo esasperato così come il disprezzo per le debolezze e le limitazioni umane, sono tratti piuttosto comuni nelle personalità uraniane, come i nati sotto il segno dell’Acquario ( dove il pianeta troverebbe il suo domicilio secondo l’astrologia moderna).
Oltre al disprezzo per i suoi figli, Urano coltivava una grande gelosia verso Gea sua moglie; quella possessività che si sa essere una qualità tipica del Toro. Così per paura di vedere i suoi figli venire alla luce e prendersi tutte le attenzioni della moglie, durante l’atto del concepimento Urano decise di restare dentro Gea, impedendole così il parto, e assicurandosi così che i Titani rimanessero rinchiusi nelle sue profondità infernali (l’esaltazione di Urano secondo alcuni sarebbe lo Scorpione, il regno dei morti).
Curiosamente la veste che qui assume Urano è quella di un rigido tiranno che non permette l’evoluzione e il cambiamento: negando la libertà ai suoi figli, pianta per la prima volta il seme della rivoluzione.
Sarà proprio Gea (il Toro) aiutata dal figlio primogenito Saturno a provocare la caduta di Urano. La Dea fece dono di una pietra a Saturno dalla quale egli forgiò la nota falce usata per evirare il padre, liberando così i suoi fratelli dalla prigione del grembo materno. Come se non bastasse Saturno si insediò sul trono di Urano per mettere in atto il primo colpo di stato nella storia degli immortali.
Naturalmente ciò prima di diventare egli stesso più avanti, come spesso accade anche tra i mortali, l’immagine tipica del tiranno conservatore attaccato al suo trono.
Dal Fallo di Urano che precipita in mare nasce Venere: la dea dell’amore che governa il segno del Toro.
Questo mito può darci qualche intuizione simbolica su come operi il transito di Urano in questo segno: Le esperienze stravolgenti causate dal pianeta, evidentemente vengono in risposta a una necessità di liberazione di quei lati che abbiamo trattenuto, limitato, disprezzato e talvolta nascosto a noi stessi e agli altri, e la cui espressione era invece necessaria, seppur in contrasto con il quadro generale della nostra vita.
I Titani sono diventati forze oscure e incontrollate proprio perché trattenuti e ridotti in schiavitù dal padre. Le rivoluzioni -si dice- non si fanno con l’acqua di rose ma si rendono necessarie quando diventiamo tiranni e oppressori di noi stessi e/o di qualcun altro oppure quando siamo noi ad essere limitati da qualcuno.
Il transito di Urano nel Toro vuole renderci partecipi di questo mito che racconta la grande guerra tra spirito e materia, tra idealismo e concretezza, tra cambiamento e resistenza ad esso. Ad alcuni sembra suggerire di liberarsi da ciò che li opprime, ad altri di elaborare gli importanti cambiamenti che devono fare seppur non programmati; per altri ancora rappresenta un opportunità di contatto con lo sconosciuto. Rivoluzionare del resto, non significa sostituire ciò che si conosce con qualcos’altro, ma lanciarsi nell’ignoto di ciò che ancora non si conosce.
Il transito di Urano dura 7 anni circa, per cui avrà molte fasi diverse e andrà a mettere in discussione molteplici aspetti della nostra vita, inoltre non tutti i periodi avranno la stessa intensità. Quali sfere saremo incoraggiati a rivoluzionare dipende dai punti del tema natale che questo transito tocca e dalle scelte che abbiamo fatto in passato durante i precedenti passaggi del pianeta.
Proviamo comunque ad azzardare una sorta di Oroscopo per i dodici segni solari e l’ascendente tenendo presente il mito sopra come modello d’interpretazione. Infatti ogni segno potrebbe assumere un punto di vista diverso nella storia:
Senza dubbio i segni che avvertiranno in maniera più incisiva il transito sono Leone, Scorpione, e Acquario che in modo simile al protagonista del mito potrebbero sentirsi un po’ forzati al cambiamento.
A questi il transito chiede una speciale elasticità: come Urano stava bene dentro il grembo della sposa Gea e temeva che generare i suoi figli potesse cambiare le cose, così i nati di questi segni potrebbero sentirsi forzati a deviare da una strada che avrebbero volentieri continuato a percorrere, in alcuni casi per rivedere tutto e cambiarla. In altri casi si è semplicemente messi alla prova e tutto viene messo in dubbio per dimostrare la validità del proprio punto di vista, ma anche per assicurare la totale libertà e l’autodeterminazione nelle scelte che si fanno. Le difficoltà comunque non sono date dal transito in sé stesso, ma dall’eventuale mancanza di elasticità da parte vostra. Infatti l’influenza uraniana porta una gran mole di stimoli ed energia che possono essere cavalcati e goduti, l’importante è non fissarsi con modelli e standard poco flessibili. Dovete essere pronti a prendere sentieri mai immaginati prima!
Per quanto riguarda Toro, Vergine, e Capricorno i tre segni cari alla Terra, il punto di vista è senz’altro quello di Gea e dei suoi figli, e con questo transito potrebbe arrivare il riscatto o la liberazione che stavano aspettando, qualunque essa sia. Certo i cambiamenti improvvisi sono sempre un po’ stravolgenti per i segni di terra e per goderne al massimo dovrete anche voi elasticizzarvi un po’. Come Saturno nel mito, nei prossimi anni dovrete potare qualche cattiva abitudine che vi rende dipendenti o limita il vostro agire se volete godere delle opportunità di riscatto che il transito vuole portarvi.
Infine, dal punto di vista dei segni che dimorano nelle profondità acquatiche Pesci e Cancro, il fallo divino di Urano che precipita in mare può dare luogo alla nascita di cose inaspettate, che non farete molta fatica a integrare nella vostra vita, ma che d’altra parte non vi aspettavate certo potessero accadere. Conoscerete persone “strane” o diverse da quelle che frequentate di solito, cambierete modo di vedere alcune cose e anche le persone che vi sono più vicine attueranno grandi stravolgimenti; più in generale avrete nuove prospettive rispetto al futuro. Il transito non vi costringe a cambiare, ma a prendere atto delle vostre potenzialità e dei cambiamenti che potreste fare.
Per i segni Sagittario, Gemelli, Bilancia e Ariete il transito in Toro non è particolarmente influente, e per gli effetti dovrete aspettare l’entrata di Urano in Gemelli nel 2026. E’ comunque molto improbabile che il transito di Urano non coinvolga altri punti focali del vostro tema di nascita. Dovreste inoltre controllare in quale casa o settore il gigante ghiacciato transiterà nei prossimi anni. Come sempre solo un analisi astrologica personalizzata può cercare di fare luce con più precisione sulle richieste che il transito pone all’individuo.
Il Dio del Cielo cadrà nella terra taurina ancora per sette anni, per cui fate la rivoluzione come la farebbe un Toro.
Mettetevi comodi!